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Due storie
Attenzione allo spoiler
Giulia, Ilaria e Jacopo studiano Design e Comunicazione Visiva al Politecnico di Torino.
Durante il percorso di studi sono saliti a bordo di Izmade per avvicinarsi al mondo della progettazione.
Mentre le giornate all’Ex INCET scorrono spensierate tra un modello Sketchup e un render, i nostri tirocinanti ridono (per non piangere) al pensiero di avere “solamente” la tesi da scrivere.
Non sappiamo che strade intraprenderanno nel loro futuro, ma siamo felici che abbiano fatto tappa da noi.
A volte ritornano: è il caso di Chiara che, arrivata da noi come tirocinante, oggi fa parte del team di progettazione di Izmade.
Due anni, una laurea ed una magistrale dopo, infatti, ci siamo accorti che non potevamo fare a meno delle sue competenze e della sua allegria.
Fortunatamente, il desiderio di collaborazione era reciproco.
La realizzazione
Separé in Vimini- I risultati della tesi di Andrea
Andrea Jean durante sue esperienze personali e nel periodo di tirocinio da Izmade è venuto a contatto con numerosi materiali di origine vegetale. Il legno è di certo quello più consueto, ma storicamente nell’ambito dell’arredo si è sperimentato di tutto. A fronte di un breve excursus sulle fibre di origine vegetale, la tesi si è focalizzata sul salice locale, gergalmente chiamato vimini.
Il materiale di ricerca e progetto ha avuto come obiettivo lo studio delle sue stesse caratteristiche fino alla comprensione e sperimentazione di nuove e contemporanee forme di utilizzo nel design degli arredi.
A fronte di tutte le informazioni raccolte e della prototipazione sviluppata, Andrea ha realizzato tre elementi divisori che sono stati presentati e utilizzati durante la fiera di artigianato di Pinerolo presso Nodo Concept Space. I separè realizzati in vimini hanno diviso la stanza, formato microambienti e lasciato intravvedere l’intero allestimento nella sua complessità.
Oggi i frutti del suo lavoro sono utilizzati da Izmade come setti divisori facili da spostare e utili a generare setting temporanei che veicolano il messaggio di natura e sostenibilità ambientale, anch’esso perseguito durante il lavoro di tesi.
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Abbiamo progettato
Izmade e Plastiz: il bagno
Un progetto può assumere carattere quando è determinato da una particolare scelta di materiali.
È il caso di questo bagno, il cui aspetto nasce dal desiderio di utilizzare semilavorati specifici: l’MDF trattato con finitura trasparente per ravvivare il suo colore naturale, il policarbonato per un effetto vedo non vedo a coprire gli elettrodomestici e la plastica riciclata dei pannelli Plastiz.
Questo ventaglio di colori e texture si estende in altri ambienti della casa, seguendo il fil rouge della struttura metallica.
Izmade e Plastiz: il setto divisorio
Young Platform ha un nuovo ufficio: uno spazio aperto che deve ospitare attività che richiedono maggiore intimità.
Questo setto è progettato per dividere l’ambiente senza occludere la vista dello spazio nella sua interezza.
La struttura in ferro e vetro dialoga con i pannelli Marquinia di Plastiz mentre le forme scandiscono ritmicamente la separazione.
Corsi e MakerSpace
I supermercati sono invasi di panettoni, e questo ci ricorda che il Natale è alle porte. Se siete indecisi su cosa mettere sotto l’albero?
Noi vi proponiamo di acquistare una Izcard con cui potrete regalare un corso o ore all’interno del nostro MakerSpace.
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Per approfondire
Un nuovo logo
Chiusi in lockdown nel 2020 abbiamo lavorato —vincendo due bandi— sulla crescita di Izmade e sulla costituzione di Plastiz SRL. Grazie al bando SEED di Compagnia di San Paolo e all’accompagnamento di Social Fare, abbiamo compreso che il nostro scaling fosse possibile attraverso la revisione del business model, ad un’analisi di mercato e a un cambio della brand identity. Con questa newsletter vi anticipiamo che nel mese di dicembre rivoluzioneremo l’immagine di Izmade a partire dal logo. Lo anticipiamo qui.
Lo stamperemo su tutti i supporti e lo vedrete nella nuova versione del sito. Accompagneremo tutti i cambiamenti raccontandoli nelle storie sui social.
Cogliamo l’occasione per ringraziare Cristina Cavallo per lo sviluppo grafico e Archibuzz per quello web.
Con l’azione di rebranding racconteremo ancor meglio a stakeholder, investitori e beneficiari l’impatto generato e i loro valori sociali e ambientali di Izmade.
Due dettagli
Il volto meno noto delle tavole di legno massello in questa tecnica si rivela mostrando i segni del tempo.
I listelli di abete sono disposti di testa invece che lungo vena, richiamando i taglieri tradizionali: quale piano migliore dove servire un pasto?
La grafica disegnata da Monica Alletto dà forma all’involucro delle DigiBOX: una storia a tema animale e vegetale viene restituita su una superficie naturale come il legno.
La stampa a raggi UV lascia intravedere la texture del supporto sotto i colori vivaci e brillanti dell’illustrazione progettata per Achab Group.