Info progetto
Descrizione del progetto
Izmade ha ospitato Silvia Blanchi per la sua tesi presso il Politecnico di Torino, laurea in design e comunicazione visiva.
Nella tesi viene evidenziato come la figura del designer si è dovuta approcciare al lavoro manuale e alla sua cultura sin dalle sue origini. Alla fine dell’Ottocento, il movimento artistico dell’Arts and Crafts sosteneva la sua superiorità rispetto alla produzione industriale. All’inizio del Novecento i designer si raffrontarono alla progettazione volta alla produzione di massa, tentando di conciliare la qualità delle lavorazioni tradizionali con i cambiamenti tecnologici introdotti dai nuovi macchinari industriali. In Germania, la scuola del Bauhaus era il punto di riferimento per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design ed era stato centro di dibattito nel rapporto tra tecnologia e cultura dell’artigianato. Attualmente la cultura Makers ha unificato in una sola figura l’aspetto progettuale e realizzativo di un prodotto, rendendo così il designer una figura poliedrica. Il Makers, o artigiano digitale, non si occupa esclusivamente della progettazione ma anche della realizzazione dei prodotti, avvalendosi di apparecchiature elettroniche come dispositivi per la stampa 3D e a controllo numerico.
Il presente lavoro di tesi è volto a organizzare tutte le informazioni sui macchinari a controllo numerico al fine di estrapolarne le informazioni utili per chi si approccia a questa tipologia di lavorazione. Nello specifico, è analizzata la fresatrice CNC, come strumento di progettazione e realizzazione di manufatti. Uno degli obiettivi della tesi è di evidenziare quali siano le complessità della macchina a controllo numerico affinché un designer digitale possa approcciare la progettazione tramite essa. L’ultima parte della ricerca si occupa della realizzazione di proposte progettuali, con l’obiettivo di individuare le linee guida per la progettazione e realizzazione di prodotti a CNC ed evidenziarne il valore aggiunto.